Abitare per. http://www.abitareper.it Roma, Venezia, Bari Wed, 22 Feb 2017 09:51:23 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.5.16 La mappa multilivello del quartiere Carbonara2-S.Rita a Bari http://www.abitareper.it/la-mappa-multilivello-del-quartiere-carbonara2-s-rita-a-bari/ http://www.abitareper.it/la-mappa-multilivello-del-quartiere-carbonara2-s-rita-a-bari/#respond Tue, 13 Dec 2016 18:22:29 +0000 http://www.abitareper.it/?p=618 Scarica qui la mappa del quartiere di Bari (MAPPA BARI). Una mappa su più livelli in cui si racconta il quartiere e il suo territorio e le trasformazioni in atto.

 

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Video Abitare per_Bari http://www.abitareper.it/video-abitare-per_bari/ http://www.abitareper.it/video-abitare-per_bari/#respond Thu, 01 Dec 2016 18:10:41 +0000 http://www.abitareper.it/?p=615 In questo video raccontiamo cosa sta succendendo nel quartiere Carbonara2 – S. Rita a Bari, dove azioni bottom up promosse da giovani creativi e professionisti e la spinta progettuale del nuovo Piano Urbanistico Generale, stanno ridefinendo un nuovo futuro al quartiere.

 

 

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Incontri con gli innovatori. Cosa succede a Carbonara? http://www.abitareper.it/incontri-con-gli-innovatori-cosa-succede-a-carbonara/ http://www.abitareper.it/incontri-con-gli-innovatori-cosa-succede-a-carbonara/#respond Fri, 25 Nov 2016 18:38:44 +0000 http://www.abitareper.it/?p=602 Nel mese di novembre ci siamo confrontati con l’associazione Metriquali, costituita da giovani architetti ed ingegneri, che hanno lavorato nel quartiere di Carbonara – S. Rita nel 2014. Il progetto ECOstruiamo ha previsto un percorso di riattivazione della struttura dell’ex Mercato coperto, situato proprio nel cuore del quartiere, mai entrato in funzione e oggi adibito a parcheggio. Il mercato rappresenta il simbolo della negazione dello spazio pubblico: in un quartiere così deficitario di luoghi di aggregazione di qualità, la copertura fatiscente e sovradimensionata del mercato con le sue imponenti travi in c.a. racconta un rapporto “interrotto” tra i cittadini e le istituzioni.

immagine316Il lavoro di Metriquali riparte proprio dalla costruzione di un dialogo tra i cittadini e l’ARCA, l’ente di gestione degli alloggi pubblici, per elaborare un progetto in due fasi. Una prima fase di coinvolgimento degli abitanti con i quali formulare delle proposte per lo spazio dell’ex mercato e realizzare dei micro interventi di riqualificazione in autocostruzione, e una seconda fase, più strutturata con un progetto di riqualificazione e rifunzionalizzazione elaborato attraverso un bando pubblico che ha visto i cittadini coinvolti direttamente nella scelta del progetto vincitore (callforartist). Un progetto “coraggioso” che ha come obiettivo quello di riportare i cittadini al centro delle scelte e di stimolare una visione progettuale sul futuro del quartiere. Un percorso arduo, non esente da difficoltà, come testimonia l’episodio incendiario che ha distrutto una delle installazioni realizzate durante i workshop (articolo Baritoday).

La seconda fase del progetto si è però interrotta ed è in attesa dello stanziamento dei fondi da parte dell’ARCA per mettere in sicurezza la struttura. L’esperienza di Ecocostruiamo ha impegnato Metriquali per un anno, riuscendo a riattivare l’interesse degli abitanti per lo spazio pubblico del loro quartiere, tentando di versare il malcontento verso un’azione concreta e fattiva.

Young Market Lab è invece un progetto di riattivazione del mercato coperto che si trova a cerniera tra il quartiere di Carbonara 2 – S. Rita e il nucleo storico di Carbonara. Inaugurato ai primi di novembre il progetto YML Premiato dall’Anci nazionale, nell’ambito del programma Meetyoungcities, è stato avviato e realizzato da un raggruppamento di associazioni (Kreattiva, Action Aid International Italia Onlus, Pop Hub, BAM, Ouishare), con il supporto del Comune di Bari.

immagine318L’idea è molto semplice, riattivare il mercato di Carbonara, struttura di nuova realizzazione, ma utilizzata solo per un terzo, utilizzando i box vuoti come spazi dove accogliere i giovani professionisti del territorio. Il progetto ha previsto una call pubblica, sia per la consultazione della cittadinanza, sia per la selezione delle attività assegnatarie dei box. Ad oggi sono stati riattivati 14 box, l’obiettivo è quello di far diventare il mercato uno spazio collaborativo per la comunità, nel quale le persone possano incontrarsi, scambiare idee, oggetti e saperi, apprendere cose nuove, interfacciarsi con i servizi pubblici (anagrafe, municipio, servizi di gratuità) e fruire di uno spazio pubblico).

 

 

In ultimo abbiamo incontrato l’Arch. Carla Tedesco, Assessore all’Urbanistica e alle Politiche del Territorio del Comune di Bari, con cui abbiamo avuto un confronto sulle strategie messe in campo per il nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG). Nelle intenzioni dell’Assessorato il nuovo Piano dovrà essere uno strumento redatto con la partecipazione attiva dei cittadini e delle molte realtà associative e professionali del territorio per individuare quelle azioni che, soprattutto nei quartieri come Carbonara – S. Rita, mirino a riattivare anche una rete produttiva e collaborativa attingendo dalle molte risorse disponibili.

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Strategie di rigenerazione _a Carbonara2 – S. Rita http://www.abitareper.it/strategie-di-rigenerazione-_a-carbonara2-s-rita/ http://www.abitareper.it/strategie-di-rigenerazione-_a-carbonara2-s-rita/#respond Sun, 20 Nov 2016 17:12:25 +0000 http://www.abitareper.it/?p=585 Con l’avanzare della ricerca si è scelto di affrontare il percorso di indagine sul quartiere in modo differente da quanto fatto per le altre due città: Roma e Venezia. In questo caso, piuttosto che lavorare con gli abitanti, si è preferito partire dal punto di vista di chi lavora o ha lavorato alla rigenerazione del quartiere. Il contesto pugliese, anche per le politiche giovanili a livello regionale intraprese nell’ultimo decennio, presenta un panorama molto attivo e competente di giovani professionisti impegnati a portare sul territorio strumenti innovativi di intervento sulla città. Questa particolare condizione ci è parsa interessante per approfondire attraverso le loro esperienze sul campo, quali strumenti progettuali possono essere approntati in un contesto così problematico come quello di Carbonara 2 – S. Rita.

Parallelamente abbiamo avviato un contatto con il Comune di Bari e nello specifico con l’Assessorato all’Urbanistica che sta portando avanti la stesura del Piano Urbanistico Generale (PUG: http://pug.comune.bari.it/). Il nuovo PUG di Bari, che definirà il futuro della città, è stato costruito attraverso la partecipazione attiva dei cittadini, coinvolti attraverso l’organizzazione di eventi di conoscenza del territorio e attraverso l’apertura di sportelli in tutti i quartieri, dove raccogliere proposte e organizzare iniziative di confronto. L’apertura degli sportelli ha permesso anche la definizione di una rete di operatori del territorio che hanno messo a disposizione le loro competenze per supportare l’attività del PUG.

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Carbonara2 – S. Rita http://www.abitareper.it/carbonara2-s-rita/ http://www.abitareper.it/carbonara2-s-rita/#respond Sat, 12 Nov 2016 15:44:33 +0000 http://www.abitareper.it/?p=568 Carbonara2 – S. Rita è un quartiere intensivo costruito negli anni ’80 e situato a ridosso del borgo rurale di Carbonara a circa 7km dal centro cittadino. Un quartiere che rappresenta una condizione paradigmatica dello sviluppo della città di Bari. Sviluppo derivato dalle scelte del P.R.G del 1966 a firma di Ludovico Quaroni, Piano Regolatore più volte andato in variante e di difficile realizzazione. Un Piano che, se pur ha avuto il merito di restituire una visione programmatica della città a scala territoriale, attraverso la definizione delle direttrici di sviluppo in conformità con il territorio barese, ha però sovradimensionato la crescita della città affidando il suo funzionamento a un’ossatura infrastrutturale, solo in parte realizzata, e a un disegno della struttura urbana difficilmente malleabile. I massicci interventi di edilizia residenziale intensiva (pubblica e privata) realizzati in aree adiacenti ai borghi agricoli nelle vicinanze della città non trovano nessuna mediazione con l’edificato minuto delle case rurali e sono così scollegati dalla città da configurare una sequenza di enclaves generiche.

inquadramentoIl caso di Carbonara2 – Santa Rita è maggiormente emblematico perché si ha una separazione nella separazione. Infatti, il primo nucleo degli edifici IACP è separato, concettualmente e fisicamente, dall’edificato più recente edilizia convenzionata, a separarli la Cava di Maso un cratere rettangolare e profondo scavato nel calcare, un tempo adibito a sito estrattivo e poi trasformato in un centro sportivo e luogo di ritrovo per gli abitanti fino all’alluvione del 2005 che ha spazzato via tutte le attrezzature lasciando una profonda ferita non ancora sanata. La Cava di Maso rappresenta una separazione sia fisica che emotiva per gli abitanti, una sorta di “monumento negativo”, che celebra la cancellazione del luogo, come territorio naturale solcato dalle tipiche “Lame” del versante orientale delle Murge su cui, nei secoli, si sono installati gli insediamenti dell’uomo.

Gli edifici si inseriscono nel paesaggio circostante, costellato da uliveti e campi incolti, senza nessuna mediazione né con il territorio né con l’insediamento storico della vicina Carbonara. L’intero quartiere appare come un’astronave atterrata sul suolo, al suo interno gli spazi sono definiti dal sistema viario, spesso sovradimensionato, che definisce una successione di “recinti” determinando lo spazio delle residenze. Un modello insediativo che nega lo spazio pubblico in favore di una logica puramente funzionalista, slegata dalle tradizioni abitative mediterranee che, di contro, rintracciano nel sistema degli spazi pubblici un prolungamento dello spazio privato. E’ sintomatico che a Carbonara2 – S. Rita non esista una vera e propria piazza, lo spazio davanti alla Chiesa di S. Rita, edificio simbolo del quartiere, è occupato da un grande parcheggio, e le poche aree attrezzate sono relegate a spazi di risulta al perimetro della viabilità.

La Cava di Maso, ex sito estrattivo che divide in due il quartiere.

La Cava di Maso, ex sito estrattivo che divide in due il quartiere.

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Questa povertà spaziale è associata a una scarsità di servizi di qualità: poche sono le attività commerciali e pochi i luoghi funzionali alla vita della comunità, gli abitanti sono infatti costretti a spostarsi quotidianamente nella vicina Carbonara. Il senso di isolamento è acuito da una difficoltà nei collegamenti con la città di Bari e con la vicina Carbonara. Tre sono i ponti che superando la “lama”, collegano il quartiere con il resto del territorio, mentre la stazione della metropolitana di superficie Bari-Bitritto, che doveva rappresentare un’alternativa all’uso dell’automobile, non è mai entrata in funzione ed è in stato di abbandono.

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Un viaggio – da nord a sud – attraverso la città pubblica http://www.abitareper.it/un-viaggio-da-nord-a-sud-attraverso-la-citta-pubblica/ http://www.abitareper.it/un-viaggio-da-nord-a-sud-attraverso-la-citta-pubblica/#respond Thu, 10 Nov 2016 14:37:58 +0000 http://www.abitareper.it/?p=560 L’ultima tappa del progetto ci porta a Bari nel quartiere Carbonara 2 – Santa Rita. In questo breve viaggio da nord a sud dell’Italia, abbiamo ripercorso, anche cronologicamente, approcci diversi alla costruzione della città pubblica. Siamo partiti da Roma dove abbiamo lavorato nel quartiere di Decima, realizzato a metà degli anni ’60 da un gruppo di progettisti, tra i più affermati dell’epoca e guidati da Luigi Moretti, a testimonianza di come il tema dell’edilizia pubblica fosse al centro del dibattito, non solo architettonico, ma anche culturale e politico. Siamo saliti al nord, a Venezia, nel quartiere di edilizia pubblica nella piccola isola di Mazzorbo tra la fine degli anni ’70 e gli inizi degli anni ’80. Per realizzarlo fu chiamato Giancarlo De Carlo che portò a Venezia l’esperienza progettuale maturata per la realizzazione del Villaggio Matteotti a Terni. De Carlo a Mazzorbo immagina un nuovo insediamento perfettamente integrato nel paesaggio e nelle consuetudini insediative lagurari, con un’attenzione ai temi dello spazio pubblico e delle dinamiche sociali specifiche. Infine, siamo approdati a Bari, nel quartiere Carbonara 2 – S. Rita dove il progetto urbano viene piegato alle logiche funzionaliste e ai nuovi standar insediativi imposti, dove lo spazio pubblico è relegato a spazio di risulta della viabilità, dove non c’è stata nessuna ‘attenzione al contesto paesaggistico, così fortemente caratterizzato e fragile, dove le dinamiche sociali derivanti da una difficile coabitazione tra famiglie con difficoltà di inserimento, è stata completamente ignorata.

Perchè allora scegliere proprio Carbonara2 – S. Rita? Perchè scegliere un quartiere in cui il progetto urbano ci appare ridotto ai minimi termini? In cui l’ossatura pubblica è relegata pochi spazi di risulta del sistema viario e la qualità architettonica degli edifici è pressocchè inesistente?

Il caso di Carbonara2 – S. Rita è paradigmatico di una deriva, innanzitutto culturale e politica, che ha condotto i programmi di edilizia pubblica degli ultimi trent’anni verso scelte standardizzate e povere di qualità architettonica, interrompendo quel dibattito che aveva visto protagonisti i progettisti, gli urbanisti, i sociologi e i politici, a partire dal dopoguerra. La città pubblica viene misurata in termini di “vani” realizzati, famiglie insediate, standard recepiti, con poca attenzione, nella maggior parte dei casi, alla peculiarità dei luoghi. La città pubblica è relegata ad aree periferiche rimaste isolate negli anni per la mancata realizzazione delle infrastrutture, dei servizi e di quel tessuto minuto, fatto di attività commerciali, luoghi di aggregazione, spazi culturali, in grado di supportare la crescita di un nuovo quartiere.

Ma la risposta, alla domanda “perchè abbiamo scelto Carbonara2 – S. Rita?” è che in questo quartiere si sta avviando un processo di rigenerazione “dal basso”, un processo supportato da progetti ed iniziative promosse da giovani professionisti che guardano al territorio, alle sue risorse, con uno sguardo nuovo, cercando di restituire al quartiere un ventaglio di possibilità. Allo stesso tempo, la stesura del nuovo Piano Regolatore Generale (PUG) ha avviato un processo di coinvolgimento e partecipazione dei cittadini, come protagonisti del futuro della città e come tali chiamati a contribuire attivamente alla definizione del Piano.

Questa convergenza di obiettivi tra amministrazione, cittadini, realtà associative e professionali, ci è apparsa una buona occasione per indagare le strategie di rigenerazione e le azioni progettuali messe in atto per migliorare la vita degli abitanti del quartiere ed offrire nuove opportunità al territorio.

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La mappa multilivello del quartiere Mazzorbo a Venezia http://www.abitareper.it/la-mappa-multilivello-del-quartiere-mazzorbo-a-venezia/ http://www.abitareper.it/la-mappa-multilivello-del-quartiere-mazzorbo-a-venezia/#respond Sat, 01 Oct 2016 15:05:13 +0000 http://www.abitareper.it/?p=591 Scarica qui la mappa del quartiere di Mazzorbo a Venezia (MAPPA MAZZORBO) elaborata assieme agli abitanti. Una mappa su più livelli in cui, i caratteri architettonici del progetto di Giancarlo De Carlo, si intrecciano alle memorie e alle storie sedimentate nel tempo.

Il lavoro fatto per la costruzione della mappa ha evidenziato alcune problematiche insite nella vita “lagunare”; su cui spiccano un senso di isolamento e un progressivo depauperamento del tessuto sociale del quartiere. Infatti, i locali adibiti ad attività commerciali e piccoli servizi di vicinato, che un tempo occupavano i piani terra della Calle Larga, strada centrale che attraversa l’insediamento, sono oggi chiusi, lasciando la strada pedonale pressocché deserta. I piccoli “campielli”, pensati da De Carlo come spazi di vicinato e socializzazione tra gli abitanti, sul modello insediativo tipico lagunare, sono oggi semi abbandonati o utilizzati a scopi privati. Nelle vicinanze del quartiere non è presente, ad esclusione della palestra, nessuno spazio aggregativo e di supporto alla residenza, e gli abitanti sono costretti a spostarsi nella vicina Burano per ogni necessità. Eppure il piccolo quartiere di Mazzorbo ha una qualità architettonica e paesaggistica difficilmente riscontrabile in altri quartieri di edilizia pubblica italiani, ma la mancanza di opportunità di socializzazione, associata a un progressivo invecchiamento della popolazione, rende difficile l’instaurarsi di un senso di comunità attiva e coesa.

Molte azioni sono però realizzabili ed alcune di queste sono emerse dalla stesura della mappa e dal confronto con gli abitanti. Innanzitutto ripensare il sistema della Calle Larga come luogo “centrale” per la vita del quartiere, dotandolo di sedute e spazi gioco per i bambini e riattivando i locali ai piani terrà con attività commerciali ed associative. Ristrutturare il vicino chiosco e campo da bocce come luogo di svago per gli abitanti, ma anche come servizio informativo per i turisti, infine ripensare la gestione e la manutanzione dei campielli con un affidamento agli abitanti, attraverso un percorso guidato e condiviso.

Mazzorbo

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La mappa multilivello del quartiere Decima a Roma http://www.abitareper.it/la-mappa-multilivello-del-quartiere-decima-a-roma/ http://www.abitareper.it/la-mappa-multilivello-del-quartiere-decima-a-roma/#respond Sat, 10 Sep 2016 16:44:41 +0000 http://www.abitareper.it/?p=458 Scarica qui la mappa del quartiere di Decima (MAPPA DECIMA) elaborata assieme agli abitanti e pubblicata sul sito della Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane. Una mappa su più livelli in cui, i caratteri architettonici del progetto di Luigi Moretti, si intrecciano alle memorie e alle storie sedimentate nel tempo.

I luoghi affettivi del quartiere sono legati a un uso dello spazio pubblico, libero, fluido e continuo, garantito dal progetto morettiano che ha reso possibile l’instaurarsi di una comunità coesa e attiva. Il video racconta il lavoro fatto con gli abitanti per la realizzazione della mappatura.

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Video Abitare per… conoscere Decima http://www.abitareper.it/abitare-per-conoscere/ http://www.abitareper.it/abitare-per-conoscere/#respond Fri, 09 Sep 2016 19:52:10 +0000 http://www.abitareper.it/?p=382 Cosa c’era a Decima prima della costruzione del progetto morettiano? Quali i sentimenti, le emozioni e le speranze dei primi abitanti del quartiere che vennero ad stabilirsi qui nel 1965? Come si costruì quel senso dell’Abitare, di comunità e di cittadinanza che fa di Decima un luogo di identità e di memorie?

In questo video, realizzato e montato da Jacopo Pergameno, ce lo raccontano i suoi abitanti.

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Video Abitare per… progettare Decima http://www.abitareper.it/abitare-per-progettare/ http://www.abitareper.it/abitare-per-progettare/#respond Thu, 08 Sep 2016 17:05:08 +0000 http://www.abitareper.it/?p=424 Quali sono le risorse e le criticità del quartiere di Decima? Quali azioni progettuali si possono percorrere per avviare processi di rigenerazione a breve e lungo termine?

Il video, realizzato e montato da Jacopo Pergameno, racconta una parte del percorso fatto assieme agli abitanti del quartiere in occasione del progetto Abitare per.

 

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