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Esito di un processo partecipativo con gli abitanti, gli alloggi realizzati sono di tipologie estremamente varie e diversificate. La chiave è stata quella di reinterpretare un linguaggio architettonico tradizionale per offrire un sistema coerente e dialogante. Il progetto è degli anni 1980-87 ed è stato elaborato dal gruppo progettazione guidato Giancarlo de Carlo con Alberto Cecchetto, Paolo Marotto, Etra Connie Occhialini, Daniele Pini, Renato Trotta Gli alloggi realizzati sono 36 e sono un terzo dell’intero insediamento previsto.

“ Giancarlo [De Carlo] è stata una delle persone che mi hanno maggiormente guidato sulla strada della ricerca tentativa. Da lui ho imparato che non ci sono formule, non ci sono stili che ingabbiano la tua libertà. Mi ha tenuto lontano dall’umiliazione delle mode e delle tendenze. È da lui che ho imparato a mettere tutta la mia energia in una sola cosa, l’architettura. Ed è da lui che ho imparato a mettere il naso dappertutto, con curiosità, insaziabilmente.” Renzo Piano – Le ragioni dell’architettura – 2005.

Lo spazio “tra le case”

Quando negli anni’80 Giancarlo De Carlo iniziò a lavorare al progetto di residenze IACP per l’isola di Mazzorbo, i futuri destinatari degli alloggi non erano ancora stati individuati e, quel confronto tra architetto e  futuri abitanti, che De Carlo aveva... leggi tutto