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Con l’avanzare della ricerca si è scelto di affrontare il percorso di indagine sul quartiere in modo differente da quanto fatto per le altre due città: Roma e Venezia. In questo caso, piuttosto che lavorare con gli abitanti, si è preferito partire dal punto di vista di chi lavora o ha lavorato alla rigenerazione del quartiere. Il contesto pugliese, anche per le politiche giovanili a livello regionale intraprese nell’ultimo decennio, presenta un panorama molto attivo e competente di giovani professionisti impegnati a portare sul territorio strumenti innovativi di intervento sulla città. Questa particolare condizione ci è parsa interessante per approfondire attraverso le loro esperienze sul campo, quali strumenti progettuali possono essere approntati in un contesto così problematico come quello di Carbonara 2 – S. Rita.

Parallelamente abbiamo avviato un contatto con il Comune di Bari e nello specifico con l’Assessorato all’Urbanistica che sta portando avanti la stesura del Piano Urbanistico Generale (PUG: http://pug.comune.bari.it/). Il nuovo PUG di Bari, che definirà il futuro della città, è stato costruito attraverso la partecipazione attiva dei cittadini, coinvolti attraverso l’organizzazione di eventi di conoscenza del territorio e attraverso l’apertura di sportelli in tutti i quartieri, dove raccogliere proposte e organizzare iniziative di confronto. L’apertura degli sportelli ha permesso anche la definizione di una rete di operatori del territorio che hanno messo a disposizione le loro competenze per supportare l’attività del PUG.